Mela e Cannella di Sharon C. Navoni

 

Buongiorno splendidi lettori,

Eccomi qui oggi con una nuova recensione, si tratta di una collaborazione con un’autrice emergente, Sharon C. Navoni, per il suo libro Mela e Cannella.
 
Informazioni:
 
Autrice: Sharon C. Navoni
CE: Self Publishing
Formato: Cartaceo 11,90 euro / Kindle 2,99 euro (idoneo Kindle Unlimited)
Pagine: 101
POV: Prima persona, unico
Autoconclusivo: Sì
 






TRAMA
 
Carlotta ha qualcosa che ricorda la lavanda, tante ricette che le frullano nella testa e un’amica del cuore, Marta. La loro sembra una fiaba fatta di lunghe giornate a giocare nei campi dei lontani anni cinquanta, dove la guerra ha lasciato solo tracce di ricordi violenti che non se ne andranno mai. Ma pagina dopo pagina qualcosa si fa più buio, perché quando Marta sembra allontanarsi senza far rumore, Carlotta incontra una strana donna che inizia a infestare le sue giornate. Lei la segue, la guarda da lontano ma resta in silenzio, quasi stesse aspettando qualcosa… o qualcuno.

 
Recensione
 
Parlare di libri non è sempre semplice, troppo spesso si dà per scontato che sia facile parlare della storia di qualcuno, dare un giudizio, elaborare un’idea, estrapolare un pensiero.
Il libro di Sharon C. Navoni è stato un colpo al cuore per me. Ho sempre avuto il cuore morbido e le lacrime facili, quando leggo mi lascio avvolgere dalle parole e dalla vita di chi ho davanti, non importa se solo per iscritto, io cerco di entrare in punta di piedi e ascolto e osservo il vissuto dei protagonisti.
Ci sono delle volte in cui quello che leggo mi entra così dentro da sentire quella storia un po’ mia, certe parole e/o temi toccano corde così sottili che credevo inesistenti e allora mi porto dietro un sacco con dentro un misto di emozioni che si aggrovigliano e alla fine mi lasciano una sensazione di vuoto dentro al petto, come se voltando pagina avessi perso qualcosa. Non è la prima volta che parlo di questa sensazione, perché questo è uno dei motivi per cui leggo, ho il bisogno di provare certe emozioni.
La storia di Carlotta e Marta è uno di quei libri lì, mi è finito tra le mani in punta di piedi e poi mi ha lasciata stravolta come dopo un’onda alta che ti travolge e ti trascina di qua e di là. Lo so che può sembrare una brutta sensazione ma non lo è, non lo sarà mai, perché è quando provi queste cose qui che capisci quanto un libro possa entrarti dentro.
 

“[…] Lei si portava la felicità negli occhi, e se solo avesse avuto un colore, le sue iridi sarebbero state di quella sfumatura irraggiungibile.”

Oggi vi parlo di una fiaba, una di quelle non ha il “c’era una volta” e non ha il “vissero per sempre felici e contenti”, ma è comunque una fiaba. Non ha un inizio e il finale è un misto di colori diversi, di emozioni diverse.
Mela e Cannella, le nostre protagoniste, conosciute anche come Marta e Carlotta, sono due bambine, si conoscono da sempre, crescono insieme, vivono ogni giorno strette in quella bolla splendida che è l’amicizia, che somiglia moltissimo all’amore.
Questo è il primo punto di questo libro che mi ha colpito, la narrazione dal punto di vista di Cannella (Carlotta) mostra, con parole quasi poetiche, cosa vuol dire amare un altro essere umano. Ho letto il prologo di questo libro e mi sono innamorata, poi ho letto il primo capitolo ed ero già commossa.
Le parole che usa l’autrice hanno la potenza di entrarti in ogni spiraglio, scavano un tunnel fino al cuore, te lo scaldano e te lo stringono allo stesso tempo.
Ho trovato un grandissimo talento in questa ragazza, perché ha saputo delineare alla perfezione le emozioni di Cannella, ha disegnato con linee pulite e sicure un rapporto profondo, che si è sviluppato dalla tenera età fino alla giovinezza. Mi sono sentita rapita dai gesti, dagli sguardi, dalle emozioni che dominano questa narrazione davvero delicata, che a tratti sfocia nel poetico e che non può lasciarti indifferente. Non c’è un singolo capitolo di questo libro che non mi abbia smosso qualcosa.
 
“[…] Lei, che sapeva quietare uragani di emozioni.”

Sharon ci parla di amicizia, ci parla di amore, ci parla di dolore, di morte, di guerra, di infanzia e adolescenza. Ci parla di tutto questo e lo fa con soli tre personaggi in tutti il libro, Mela, Cannella e Lei, nello sfondo appare qualche voce ma sono come rumori di sottofondo che non hanno un vero ruolo. Nonostante questo la lettura scorre veloce, instancabile, la voce di Cannella vi prende per mano e pagina dopo pagina vi racconterà questa fiaba e arriverete alla fine senza neanche accorgervene. Può essere un azzardo mettere in scena una storia con solo tre voci ma in questo caso è un vero punto di forza e personalmente l’ho apprezzato moltissimo.
Se non si fosse capito ho davvero amato questo libro, è stato un pugno allo stomaco dalle prime righe, ho pianto tanto, quasi da vergognarmene, ma ne è valsa la pena.
Sarà che l’autrice ha toccato dei tasti sensibili, che sento vicini e che sento così veri e così fragili da non poter restare indifferente, ma credo anche che la sua bravura sia stata fondamentale.
Sharon è riuscita a mantenere uno stile prevalentemente semplice ma ha scelto ogni parola con cura, plasmata su misura per la sua storia, rendendo alla fine un bellissimo quadro narrativo che non può non piacere, perché ci parla di una storia a suo modo vera, di sentimenti che tutti prima o poi proviamo, tematiche che conosciamo anche solo per sentito dire, c’è così tanta vita tra queste pagine che non credo sia possibile ignorarlo.
La narrazione presenta pochissimi dialoghi e me ne sono resa conto solo alla fine, quando mi sono presa un attimo per rifletterci e questo perché non ho mai sentito il peso della prosa descrittiva, concentrata perlopiù nella descrizione di emozioni. Non è facile neanche fare una cosa del genere, io sono un’amante dei dialoghi e spesso se troppo assenti sento la lentezza delle righe che ho davanti, invece in questo caso sono andata rapida e dritta verso la fine.
 
“[…] <<Ti sbagli>> aveva sussurrato pianissimo, <<io vi colgo. Proprio come fai tu, con i fiori più belli.>>”

Parlarvi di questa storia senza non svelare troppo non è semplice, perché Mela e Cannella sono l’essenza di questo libro e il solo spiegarvi il perché di questi nomi è come fare uno spoiler e non voglio. Mi limiterò a dirvi che non c’è un solo dettaglio in questo libro che non abbia un senso, è tutto collegato, ho trovato un simbolismo molto poetico in alcune parti, che hanno contribuito a rendere tutto molto più coinvolgente e bello da leggere.
In cento pagine avrete la declinazione più profonda e vera dell’amicizia, avrete la forza dei più deboli, avrete squarci della seconda guerra mondiale e di quello che resta, avrete il profumo della Lavanda e sì, lo scrivo con la lettera grande perché è lei che profuma di lavanda, avrete il papavero, la mela e la cannella, le torte fatte in case, avrete l’amore che unisce due persone, il ricordo che non sbiadisce mai.
 
Mela e Cannella è un libro che troverà un posto nel vostro cuore e ci resterà, sin dalla prima riga amerete questa fiaba, ha un prologo bello e un epilogo bellissimo, di quelli che vi fanno sorridere con le lacrime agli occhi, perché c’è dolore, c’è rassegnazione ma c’è anche l’inizio di qualcosa, l’accettazione.
Potrei parlarvi per altre due pagine di questa storia ma credo che la cosa migliore sia lasciarvi il tempo per andare a comprarlo.
Trovo molto bella anche la copertina, fatta davvero bene e calzante della storia narrata, visivamente accattivante e molto tenera, guardarla alla fine, dopo l'intera lettura, risulterà ancora più dolce e perfetta, un'ottima scelta. 
 
Quindi sì, consiglio questo libro perché è un esordio grandioso, sono felice che questa autrice abbia trovato il suo spazio fuori da Wattpad, perché è giusto che chiunque conosca la storia di Mela e Cannella, fatela vostra, trovate la bellezza in questa fiaba che non è come le altre ma è comunque bellissima e dolce e dolorosa. Prendete un pacchetto di fazzoletti e mettetevi a leggere.
 
Ho stuzzicato un po’ la vostra curiosità? Vi aspetto nei commenti ❤

 
Stile: ☆☆☆☆☆/5
Trama: ☆☆☆☆☆/5
Voto finale: ★★★★★/5


Frannieswords 〰























Photo by Teo Sticea on Unsplash

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