Il filo nero di Martina Dugaro

 
Buon pomeriggio splendidi lettori,
 
Eccomi qui per parlarvi di un libro che ho letto in collaborazione con l’autrice Martina Dugaro, si tratta del romanzo Il filo nero. Andiamo un po’ a vedere che storia vi propongo!
 
Informazioni:
 
Autrice: Martina Dugaro
CE: Self Publishing
Formato: Cartaceo 9,36 euro / Ebook 2,99 euro (idoneo Kindle Unlimited)
Pagine: 204
POV: prima persona
Autoconclusivo: Sì
 






TRAMA
 
Il filo rosso del destino, nessuno sfugge a questa leggenda: legato al mignolo della mano sinistra fin dalla nascita, unisce indissolubilmente due anime gemelle. Non esistono limiti, siano questi temporali o spaziali, nulla è in grado di separare i due amanti. È invisibile, infinito, indistruttibile, in grado di aggrovigliarsi e rendere il percorso intricato e complesso. Un ragazzo privo di ricordi, di un’identità e di una storia si risveglia all’improvviso in un corpo che non è il suo, senza sapere dove sia finito e chi fosse in passato. L’unica soluzione per ritornare alla sua vita originaria è quella di passare da un corpo all’altro, vivendo sei vite diverse che, all’apparenza, non hanno nulla in comune l’una con l’altra. Ben presto, però, si rende conto che ciò che sta vivendo non è un caso, bensì un segno: qualcosa di quelle persone lo lega alla sua vita caduta negli abissi della memoria. Si tratta di un filo, ma non di un filo rosso. Anch’esso è invisibile, indistruttibile e aggrovigliato, ma è il colore a distinguerlo: è un filo nero. É il filo della morte.
 

Recensione
 
Non è la prima volta che leggo un libro di Martina Dugaro, infatti potete trovare nel blog la recensione del suo libro “Dietro ai miei occhi”, quindi più o meno conosco il suo stile.
Questa volta però sono rimasta davvero sorpresa, perché ho in parte ritrovato la familiarità della sua narrazione, ma allo stesso tempo mi è sembrata anche nuova.
La storia di cui ci parla è in realtà un insieme di sei storie diverse che però solo collegate da un unico narratore, colui che si ritrova a vivere quelle vite, che in qualche modo si risveglia nel corpo di questi sconosciuti con cui però trova sempre un qualcosa di familiare, come se fosse legato a loro.
Sin dal primo momento, specialmente per chi ama questo genere di romanzi psicologici, vi ritroverete catturati da questa narrazione, da questa moltitudine di vite che vi sfilano davanti, cercherete di mettere insieme i pezzi, frammenti di racconto, dettagli che vi sembrano essenziali.
Poi arriverete alla fine e capirete di esservi sbagliati, di non aver compreso nulla, perché l’autrice vi sbalordirà con il suo finale e vi farà restare sorpresi e un po’ a bocca aperta, o almeno questo è quello che è successo con me.
Quando ho iniziato a leggere questo libro me la sono presa con calma per evitare di farmi sfuggire dei dettagli, poi a un certo punto non sono riuscita a frenare la lettura e in un giorno l’ho terminato, questo perché sentivo il bisogno di sapere come andava a finire, cosa stava succedendo, chi erano quelle persone e perché c’era quella voce narrante che si ritrovava a vivere storie diverse.
L’autrice se la prende con calma e si diverte a farvi venire mille interrogativi, ti ritrovi a fare mille congetture e ad avere domande in sospeso a cui volete rispondere in qualche modo.
 
“Senza l’amore, si è delle tombe anonime e sulle quali nessuno verserà alcuna lacrima.”
 
La storia che Martina Dugaro ha elaborato è una storia complessa, fatta di una moltitudine di vite che si intrecciano tra di loro senza apparente motivo ma che alla fine avrà un senso, è un insieme di emozioni diverse, di destini legati da un qualcosa di oscuro e finirete per legarvi anche voi a ognuno di loro.
Per tutta la narrazione percepirete che c’è qualcosa che non va, come se avvertiste il presagio che si nasconde dietro l’angolo, perché questa è una storia che di bello ha ben poco, la morte è un’ombra scura che si proietta pagina dopo pagina allungandosi sempre di più.
L’autrice contrappone alla storia del filo rosso quella del filo nero, da cui il libro prende il titolo, se la prima lega due anime gemelle, la sua lega destini che non avrebbero dovuto incontrarsi mai. Questa contrapposizione narrativa mi è piaciuta davvero molto, perché ancora una volta l’autrice ha scelto di mostrare l’altra faccia delle emozioni, quelle più oscure, quelle più pericolose, quelle più buie.
Martina Dugaro ci parla della morte nella sua accezione più tetra, i dialoghi sono pochi rispetto alla parte descrittiva che è molto più ampia, lasciando spazio al dispiegarsi di emozioni diverse, sentimenti di chi narra e di quei personaggi di cui prende possesso.
È con il senno di poi che ci si rende conto della profondità di certi pensieri ed è sempre alla fine che si capisce come quegli aspetti che ci sembravano più confusi avevano in realtà un significato ben preciso.
Parlarvi di questo libro senza fare spoiler è davvero difficile, quello che io posso dirvi è che secondo me è un prodotto ben riuscito.
In questo libro ho ritrovato una Martina più matura nel suo stile, più brava nell’approfondire la psicologia dei suoi personaggi, capace di scavare nell’animo e di confondere con la sua narrazione, abile nel coinvolgere il lettore senza però farlo sentire troppo a casa, perché ti ricorda costantemente che non stai leggendo una storia a lieto fine.
La nostra voce narrante è un personaggio contraddittorio, per gran parte della narrazione mi sono sentita molto vicina a lui, ero dalla sua parte, cercavo di capirlo e di accogliere le sue parole, poi ti confondeva a tratti e poi comunque ti arrivava al cuore. Non dico altro perché solo leggendo potrete capire.
 
“L’amore non è come l’odio. L’amore è sempre una fiamma, ma come quella di una candela: illumina una stanza e riscalda il cuore.”

Sono contenta di aver letto questo libro perché è una storia molto bella, ben strutturata, originale, interessante e Martina Dugaro è stata in grado di scriverla al meglio ed è proprio perché ho letto il suo libro precedente che mi sento di dire che ha fatto un bel passo avanti, migliorando il suo stile, rendendolo più maturo, capace di soffermarsi di più nella sua narrazione.
Mi sono sentita coinvolta passo dopo passo, sono riuscita a percepire il dolore di certi momenti, la freddezza di certe sensazioni, la fine - che a mio parere è la parte più bella - ti arriva dentro scavando un buco di emozioni diverse, lasciandoti un po' l'amaro in bocca, confuso e combattuto su cosa è giusto provare e cosa no. Solo per questo già merita, perché un libro deve essere in grado di smuoverti un po' dentro, ma poi come vi ho già detto sono tanti piccoli elementi che rendono bella questa storia. 
 
Consiglio questa lettura perché vi rapirà dopo pochissime pagine e vi stupirà, sono rimasta davvero molto sorpresa e non mi capita spesso, quindi lasciatevi coinvolgere dalla trama che, fidatevi, è solo un minimo accenno rispetto a quello che troverete davanti!
 
 
Stile: ☆☆☆☆/5
Trama: ☆☆☆☆☆/5
Voto finale: ★★★★,5/5

Frannieswords 〰


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